19 luglio 2010

Petali d'Autunno






D’un uomo è la storia che a voi sto per raccontare,
del sorriso s’era fatto privare,
occhi cinerei vestiva,
e senz’espressione la sua vita spirava…

Parea nell’ombra d’un bosco passeggiare,
nella spessa bruma dei suoi pensieri
eppur, l’occhi qualcosa cercavan fra le sagome distanti,
ma lui più veder non sapeva,
o dar voce al suo mesto cuor poteva,
camminava fra l’ere del tempo,
mentre il mondo si rifletteva sul suo volto oramai spento…

Sol il sangue nella sua prigionia color aveva,
e fra le sbarre ch’esso casa chiamava
algidi cristalli, occhi divenuti spenti
la pioggia cader sentiva,
la sua poesia quieto ascoltava,
l’unica cosa che risuonava nei pensieri silenti.

La felicità lasciato l’aveva,
ma essa, vigile sulle sue spalle giaceva,
persin la morte sussurrar la sentia…
Ma già la notte nell’anima sua era scesa,
il freddo e la neve, mentre questi versi tu leggi,
l’anima sua avvolgevan.
Eppur così vicino a lei, era,
riflessa nello specchio la piccola fata guardava,
ma le stanche mani che a lei tendeva,
ahimè occhi esse non avevan…

E mentre questa poesia assieme alla sua vita finiva,
la tristezza nel mio cuor cadeva…
ed il sorriso dal mio volto,
silenzioso svaniva.

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