Sul palco di
questo teatro
milioni son
gli attori,
rectian nel
più greve dell’atro
e la morte,
l’unico degli spettatori.
Essa s’un
filo attende
Il cader del
volto vuoto,
così il
corpo alla terra lei rende
e lo spirito
abbandonerà in un sogno ignoto.
Così brevi
l’istanti concessi,
son solo
fotografie d’un astro
senza titoli
e senza nessi,
per ricordar
non v’è più l’inchiostro.
Del tempo fa
le veci
ma mai la
mia storia ha conosciuto,
verrà
occultato quel ch’io feci
e nell’ombra
muto verrò lasciato.
Noi il tempo
abbiam creato
cosa che sol
Dio vede,
nei numeri
l’abbiam incatenato
ma sol la
morte lo possiede.